In queste settimane si parla molto di "quiet Quitting" (ovvero lo smettere di lavorare tranquillamente) per i dipendenti delle aziende. Da molto tempo l'imprenditore chiede sempre di più al dipendente orientando il business su obiettivi che divengono sempre più pressanti. Nell'areticolo del Financial Times (link: https://www.ft.com/content/a09a2ade-4d14-47c2-9cca-599b3c25a33f) si analizzano pro e contro e si giunge alla conclusione che l'imprenditore, secondo alcune analisi, non è in grado di comprendere quando il dipendente supera il proprio "mansionario" e dall'altro che spesso il dipendente ha dato tutto ciò che è in grado di realizzare nel corretto tempo lavorativo.
Italia in Tavola, nota rivista di settore, propone qualche consiglio per combattere il "caro bolletta". I ristoranti devono essere in grado di sviluppare una corretta analisi dei costi per non lavorare in perdita oppure per non scaricare, interamente, il costo delle bollette sullo scontrino rilasciato ai propri clienti (link: https://www-italiaatavola-net.cdn.ampproject.org/c/s/www.italiaatavola.net/tendenze-mercato/horeca-turismo/ristoranti-caro-bollette-per-non-chiudere-serve-l-analisi-dei-costi/90181/amp)
Netflix ha deciso di realizzare una docuserie sulla regina delle televendite Wanna Marchi. Mi soffermo sugli aspetti di marketing e sull'uso psicologico che la protagonista fa della nota "scaletta di vendita". Solo una forte e ferrea obiezione mette in crisi il meccanismo di sudditanza psicologica che fin dall'inizio si utilizza al fine di colpire i punti deboli del consumatore ed indurlo a comprare il prodotto presentato nella televendita. (link: https://www.netflix.com/it/title/81417724=)
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