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Come l'ago della bussola segna il nord, così il dito accusatore dell'uomo trova sempre una donna cui dare la colpa

Non è un caso se annunciamo la nostra nuova puntata usando una frase tratta dal romanzo di Khaled Hosseini, Mille splendidi soli. Oggi vogliamo parlarvi di una donna, il cui corpo è stato torturato, denudato, scarnificato, dilaniato. Una donna che aveva avuto il torto di parlare e insegnare a praticare il dubbio. 

Perché senza educazione non si può pensare e senza il pensiero non si riesce a parlare. L’uso della parola è il diritto più temuto della nostra storia, basti guardare tutte le persone, se non interi gruppi di esse, sterminati e messi a tacere solo perché volevano esprimere il loro pensiero, la loro opinione, solo perché volevano ottenere i loro diritti. Non mancano, purtroppo, esempi anche nella contemporaneità.

Siamo consapevoli che non possiamo ridurre questo tema ai nostri circa 10 minuti di registrazione, a tratti incauta e insicura, ma volevamo esprimerci usando le nostre parole che speriamo arrivino anche a voi che ci ascoltate. 

Non dimentichiamo il nostro ringraziamento speciale che va a Samuel N. e Jacopo M. per i testi e la produzione musicale del brano in chiusura, che vi consiglio di ascoltare perché è veramente da brividi!

Troverete informazioni ulteriori e approfondimenti nella lezione completa sul blog didattico Estri&Maestri: Ipazia, il dubbio e il dogma.

Se poi vi piace riascoltarci e sostenere la nostra utopia condividete tutto con i vostri amici. A presto!