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PIERO NIRO, compositore, pianista, direttore artistico e studioso di estetica musicale si racconta in questa nuova trasmissione del ciclo di” Incontri Musicali” su IMD RADIO/IMD PLAY dedicato ai compositori contemporanei italiani. Nel tentativo di rispondere alla fatidica domanda: “dov’è, oggi, l’avanguardia italiana protagonista di una stagione musicale importantissima tra la metà degli anni ’70 e la fine degli anni ’80?” incontriamo ancora una personalità poliedrica ed eclettica che, dagli studi a Roma (Conservatorio di S. Cecilia e Università “Tor Vergata”), al perfezionamento con Stockhausen e Donatoni ed ai numerosi riconoscimenti, tra cui la vittoria al prestigioso concorso di composizione “Ennio Porrino” nel 1985, ha avviato una carriera internazionale di assoluto rilievo che lo ha visto e lo vede collaborare da tempo con grandi solisti e complessi tra cui I MUSICI, il vincitore del Premio Paganini 2023, Simon Zhu, il Torino String Ensemble, etc. Nel 2022, il suo brano “Note per Lipizer”, ha vinto in Russia il primo premio al Concorso Internazionale di Composizione nell’ambito del “Winterreise Festival” di Mosca e può vantare lunghi periodi di collaborazione con istituzioni musicali nel Nord America (Canada e Stati Uniti, soprattutto a Trenton e a Princeton), in Sud America (Brasile e Messico) e in Europa (soprattutto Austria e Polonia, oltreché, ovviamente in Italia). La sua proficua attività come direttore artistico ed operatore musicale lo ha visto e lo vede attivo con il CIDIM - COMITATO NAZIONALE ITALIANO MUSICA, l’AIAM - Associazione Italiana Attività Musicali e NUOVA CONSONANZA ma, soprattutto, lo vede impegnato da sempre per la valorizzazione del suo territorio con gli Amici della Musica di Campobasso. E’anche studioso e saggista e in questa veste ha prodotto numerosi libri, articoli e saggi dedicandosi allo studio del pensiero di Ludwig Wittgenstein, all’evoluzione dell’arte tra XIX e XX Secolo nonché all’arte moderna e contemporanea. Mentalità multiforme e versatile, quanto compositore di solidissima impostazione ed esperienza, Piero Niro rappresenta la possibilità di guardare la situazione attuale del panorama compositivo italiano da una prospettiva singolarmente ampia e ricca di sfumature che toccano anche il rapporto con la tradizione musicale tardo romantica, problematiche di radicamento sul territorio della produzione culturale, il rapporto con le istituzioni musicali all’estero e quant’altro utile a comprendere “cosa” sia oggi e che effettivo impatto abbia la figura e l’attività del compositore in carriera nella vita musicale di un Paese come il nostro dove la “domanda di musica” (e, in questo caso, di “nuova musica” colta) potrebbe essere molto maggiore se l’attenzione delle Istituzioni (e del “sistema musica” in generale) in merito potesse tornare ad essere quella di quaranta anni fa.