Amare, e nell’amore morire. È questa la storia di Martina, che ha diciassette anni, che vive a Taranto, che conosce l’abuso e la dipendenza, che trova nell’ossessione una zattera per una momentanea, disperata, felicità. Intorno a lei un Sud perbenista e ipocrita. Dentro di lei la violenza assoluta come si conosce solo nella giovinezza. La sua storia, malinconica e aspra, la racconta direttamente lei. Per come l’ha vissuta. Per come l’ha uccisa.
Flavia Piccinni (Taranto, 1986), dopo aver vinto il Premio Campiello Giovani, ha esordito appena ventenne con "Adesso tienimi", pubblicato nel 2007 da Fazi e ora riproposto da TerraRossa. Sono seguiti i romanzi "Lo sbaglio" (Rizzoli, 2011) e "Quel fiume è la notte" (Fandango Libri, 2016). Ha pubblicato il saggio sulla ’ndrangheta "La mala vita" (Sperling & Kupfer, 2012). Con l’inchiesta scandalo "Bellissime" (Fandango Libri, 2017) – divenuta un docufilm per Fandango e TIMvision, al centro di tre interrogazioni parlamentari e un DDL – ha vinto il Premio Benedetto Croce, il Premio Enea e il Premio Essere Donna Oggi. La sua ultima inchiesta, scritta con Carmine Gazzanni, è "Nella Setta" (Fandango Libri, 2018). È coordinatrice editoriale della casa editrice Atlantide, fa parte della redazione di «Nuovi Argomenti» ed è autrice di documentari per Rai 1 e Rai Radio 3.