Trip torna dai suoi amici e si ritrova legato a una sedia, con un occhio nero e una gamba rotta. Ciascuno dei ragazzi di un tempo è dovuto scendere a compromessi, con gli altri e con se stesso, per trovare la propria strada: adesso sono tutti invischiati in un progetto criminoso
più grande di loro. Intanto di Jenny sembrano essersi perse le tracce,
ma non c’è da fidarsi: la Secca ormai è una donna che non mostra traccia della fragilità e della solitudine di un tempo. Ma si può esser certi di conoscere davvero coloro a cui siamo legati dalle stimmate e dalle
estasi della giovinezza? Con una capacità inconsueta di intrecciare le
vicende dei suoi personaggi, di mostrarceli mentre dialogano tra di loro
e vivono le proprie esistenze, con uno stile magmatico e privo di
manierismi, Claudia Lamma crea un romanzo corale che racconta le storie di un gruppo di ragazzi ormai diventati uomini attraverso un percorso che non fa sconti e non rispetta le regole: quello di ogni vita.
Claudia Lamma, classe ’74, è nata a Bologna dove si è diplomata al liceo Classico Caimani – quello di Jack Frusciante – per poi iscriversi al D.a.m.s., con la speranza di far decollare la carriera giornalistica avviata con «il Resto del Carlino». Nel ’96 ha avuto un brutto incidente e ha mollato baracca e burattini. Anche se negli ultimi tre lustri non ha mai smesso di scrivere, "Jenny la Secca" è il suo primo romanzo e ha vinto il concorso SpiritiLibri.