Chi è davvero Ruggero Gargano? Fanatico salutista o spirito illuminato? Vittima o carnefice? Avrebbe avuto un rapporto meno tormentato con sua figlia se la compagna non li avesse abbandonati? Sarebbe stato così spietato con i suoi vessatori se fossero stati meno cinici (Taddeo), indisponenti (Ennio) o remissivi (Carla)? Anima in pena alla costante ricerca di soldi, Ruggero idealizza la Natura, crede nell’autoguarigione e per il bene della figlia malata ha deciso di seguire sino in fondo le sue teorie, ma basandosi sul suo resoconto è difficile scindere tra verità e manipolazione, comprendere quali colpe imputargli e in che misura. Quale che sia la sua vera indole, è però senza dubbio un personaggio grottesco e vivo come pochi ne sa regalare la narrativa contemporanea e Maraschi lo delinea e lo assedia in un romanzo denso di approfondimenti su ogni ambito dello scibile, con una verve inarrestabile e senza mai far perdere ritmo alla narrazione.
Mauro Maraschi (Palermo, 1978) è traduttore e redattore editoriale. È stato editor della narrativa di Hacca, per la quale ha curato l’antologia "ESC" (2013). Ha tradotto, tra gli altri, "Complex TV" di Jason Mittell (minimum fax, 2017), "Masscult e Midcult" di Dwight Macdonald (Piano B, 2018) e "Il codice delle creature estinte" di E.B. Hudspeth (Moscabianca, 2019). Ha curato la selezione dei diari di Henry David Thoreau intitolata "Io cammino da solo. Journal 1837-1861" (Piano B, 2020) e, insieme a Micaela Latini, "Una conversazione notturna" (Portatori d’acqua, 2020), trascrizione di un’intervista del 1977 al suo amato Thomas Bernhard. Collabora con riviste e blog di ambito letterario, tra cui «L’indice dei Libri del Mese».