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Continuiamo a esplorare nuove specialità dell'atletica, e oggi con noi c'è Filippo Randazzo, talento del salto in lungo fin dalle categorie giovanili, in cui ha partecipato e chiuso decimo già ai mondiali allievi nel 2013, una prima nazionale subito seguita dalla seconda, le Gymnasiadi in Brasile. La trafila di nazionali giovanili continua con mondiali U20 e Europei U20 nel 2014 e nel 2015. Proprio nel 2015, Filippo vince il primo titolo italiano assoluto, e poi finisce terzo proprio a Eskilstuna. Nella categoria under 23 Filippo vince il bronzo ai Giochi del Mediterraneo di categoria nel 2016, ma una serie di problemi fisici rimandano una grande annata al 2017, in cui Pippo fa secondo agli Europei U23, ma soprattutto sfonda il muro degli 8 metri ai campionati italiani indoor, dove chiude secondo. Partecipa e va in finale agli europei indoor sempre nel 2017, e a fine stagione fa esperienza anche alle Universiadi di Taipei. Il 2018 si apre in maniera ottima, con l'oro ai Giochi del Mediterraneo U23, ma Filippo si fa male proprio appena prima di saltare ai Giochi del Mediterraneo dei grandi. Nel 2019 la stagione è ottima, ma Filippo manca lo standard di qualificazione per Doha nonostante salti 8.07. Complice la pandemia il 2020 è rovinato, nonostante l'ottimo stato di forma che lo porta a 8.12 a Savona all'esordio stagionale. Il 2021 è un'ottima annata: vittoria in Diamond League a Gateshead, ma soprattutto finale Olimpica, chiusa con l'ottavo posto a Tokyo. Filippo va in finale anche ai mondiali indoor nel 2022, ma in seguito a un ottimo 100 metri in 10.23 a fine 2021 è convocato ai raduni della staffetta 4x100. Proprio in uno di questi raduni un brutto infortunio lo mette fuori gioco per il 2022. Ora Filippo continua a convivere con piccoli problemi fisici, nella speranza di risolverli e di riuscire a saltare esprimendo tutto il suo potenziale.