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Description

Lancio della pallina
Grottesco grido
Di dolore
Dal braccio come un martello
Peli gialli e polvere di gomma.

L'anticipo è graffiante,
L'avversario ancora piegato dallo sforzo
Il colpo lieve, morbido, accelera
Toccando l'erba.

Rialzar la testa, mentre il corpo muove
Ancora in direzione contraria
E sudore negli occhi
Fiducia nel braccio
Ma la pallina
Maledetta!
È già nemica. Le gambe scattano
Il braccio si allunga, il colpo parte.

In due passi, posizione perfetta
L'avversario si muove veloce
Il colpo è d'emergenza ma ben fatto
Saltello
Un due e dritto.

Nell'attimo del colpo, già testa alta
Il sudore dal viso spostato
Dalla gravità e forza centrifuga.
Sa di essere in ritardo,
Uno scatto
Verso il centro
Arriva di nuovo, altro angolo
Scatta di nuovo!

Saltello, con una sola mano
Il corpo di fianco
Preciso come una freccia
Affilato come una lama
Il rovescio disegna linee
Che non vede nessuno
Tranne pittori, scultori.
Sono le ombre di Michelangelo
Il vivo marmo di Bernini.

E non è più una partita.
Sanguinante, ferito
All'inseguimento di una mina
Una bomba a mano attivata
Da rimandare di la
In qualche modo.

E senza fare un passo
È a rete
Come nulla fosse
Si piega
Colpisce e
Non finisce.

Di spada e fioretto
I segni addosso
Zoppica
Sbianca
Accecato.
Il respiro corto e lucidità a zero.

come sapesse già
La direzione di ogni pallina
I suoi occhi misurano
Il colpo ferale
Mentre il corpo si orienta
Carica
E il colpo è definitivo.
Il pugno chiuso, il gesto lieve
La soddisfazione.

E così, ogni punto, ogni pallina
non per essere bello
Non per essere vincente.
Come l'artista si fa arte
Federer si è fatto tennis. https://alessandrolentini.wordpress.com/2022/09/24/poesie-in-prima-40/