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Description

Insieme a Ferrero, Terre Nere, Mastrojanni, La Màgia, Castiglion del Bosco, Argiano per capire la 2014 dopo dieci anni. Con Antonella Amodio, Gianparide Scarlino, Tommaso Luongo e Sissi Baratella. “Grace under pressure” ed “eleganza sotto esame” erano i claim con cui il consorzio del Brunello di Montalcino ha lanciato l’ultima annata in uscita nelle prossime settimane sul mercato. Annata difficile e impegnativa dove effettivamente il modello e il fine ultimo da inseguire erano l’eleganza e la finezza con una pioggia tambureggiante e un clima molto fresco a rovinare i piani di chi voleva portare a maturità il tannino del sangiovese ilcinese. Non tutti i versanti e non tutti i territori hanno avuto lo stesso clima, è vero, ma mediamente il fatto di trovarsi di fronte a vini magri e poco corposi è piuttosto evidente. Un’annata da giapponesi e forse nelle corde di un mercato che ama acidità e vini magri, disponibili e ideali con gli abbinamenti più disparati ma, a nostro modo di sentire, in realtà la suddetta eleganza appare solo a tratti nei vini della 2014, ai quali nessuno, noi compresi, chiedeva complessità enorme ed estrazione ma, appunto, finezza e dolcezza di tannino.