Gli Usa possono andare in default già questa estate secondo un articolo del New York Times con riferimento ad un'analisi del Bipartisan Policy Center, se il Congresso non sospenderà o alzerà il tetto del #debito, il default potrebbe concretizzarsi già a luglio o ad inizio autunno Il centro prevede che il giorno X... arriverà tra metà luglio e inizio ottobre.
Gli USA, dobbiamo ricordarlo, non sono le city, ovverosia il centro borghese di quel pugno di città con le periferie disperate e gli homeless che vengono portati con i camion nelle discariche umane - altro che immigrati - ma sono le Detroit, le Baltimora Philadelphia e poi Ohio, Texas, New Mexico e la maggior parte di quella cinquantina di stati della federazione che non si sente partecipe dello Stato disunito che ha eletto un Tycon che facesse i loro interessi, o almeno anche quelli. Infatti, se una decina di capitalisti ha le risorse che mancano del tutto al restante 80% dei concittadini, non è neppure quello l'aspetto peggiore che manderà in crisi il paese. E se Trump avrebbe potuto fare qualcosa alla sua prima elezione adesso l'impresa si va facendo disperata ed è solo grazie al fatto che non è un presidente ma, come nella Francia della rivoluzione, quello che potremmo chiamare un "Comitato della Salute Pubblica", ovvero quel Gotha bipartisan che comprende anche gli ex-dem Robert Kennedy Jr. e Elon Musk. Proprio le parole di quest'ultimo spese nelle tre ore (di cui ho seguito solo l'inizio e, confesso, con il traduttore automatico) dell'episodio di 15 giorni fa del celebre podcast di Joe Rogan. Sentiamo cosa ci ha detto Musk.