Militarista, revisionista e negazionista: questo il profilo di Takaichi Sanae, donna dell'ultra-destra giapponese diventata Primo Ministro in queste settimane
È la figura più conservatrice e revisionista che il Partito Liberal Democratico giapponese abbia mai espresso dal dopoguerra: vuole riarmare il Giappone, riscrivere la Costituzione che consente al paese non solo forze di auto-difesa, e vuole liberare il Paese dal “senso di colpa” per i crimini di guerra, riabilitando l’eredità dell’Impero.
Non a caso è membro di Nippon Kaigi, il potentissimo gruppo ultranazionalista che nega il Massacro di Nanchino, le "donne di conforto" della Seconda Guerra Mondiale, vuole il ritorno del ruolo divino dell’Imperatore e considera il Processo di Tokyo, il processo che ha incriminato i criminali di guerra giapponesi, una farsa.
Ma Takaichi sogna anche un Giappone più sovrano e meno subordinato agli Stati Uniti, ma allo stesso tempo propone una maxi-alleanza militare Tokyo–Taiwan–USA contro la Cina. Per Pechino il messaggio è chiaro: il Giappone sarà un nuovo ago della bilancia contro la Cina nell’Indo-Pacifico.
Takaichi è semplicemente la Thatcher dell’Asia o l’inizio della rinascita dell'imperialismo del Giappone?
Se ne parla nell'ultimo imperdiile video di Dazibao, il canale della famiglia Ottolina specializzato in questioni cinesi ed asiatico e diretto da Davide Martinotti
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