7 novembre 1917
Orde di diseredati si riversano in massa nella sede del Governo borghese di Kerenskij
Se è vero che le Rivoluzioni non sono un pranzo di gala, quello comunque fu un party coi controfiocchi
Appena entrati nel palazzo, il grosso dei rivoltosi si era riversato in massa verso le cantine dello zar, dove venivano gelosamente custodite oltre 100.000 bottiglie dei migliori vini, whiskey e cognac di tutto il pianeta
Il più grande Open Bar di tutti i tempi
Nei mesi precedenti, i bolscevichi erano passati da essere un piccolo gruppuscolo di 20 mila simpatizzanti, a un esercito di 200 mila militanti
Merito del tesoretto che avevano accumulato nel tempo grazie a una lunga serie di efferate rapine
A organizzarle, un duo d’eccezione: Il futuro presidente Giuseppe Stalin e il suo amichetto del cuore, il “Robin Hood del Caucaso”, nome in codice KAMO
108 anni dopo, Il giudizio su quel 7 novembre continua a dividere chi non ha rinunciato a voler assaltare il cielo da chi, con la scusa delle buone maniere, preferisce che ognuno rimanga al suo posto senza rompere troppo i coglioni
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