Il disco di cui racconto la storia in questo quarto episodio della Rock 'N' Roll Time Machine, "Pink Moon", è il meraviglioso, disperato e struggente epitaffio sonoro di un artista straordinario come Nick Drake. Paradossalmente, come spesso accade, Drake trovò postumo quel successo generale di critica e pubblico che non ebbe mai in vita. Tanti gli artisti che negli anni a venire hanno indicato nel folk rock solitario di Drake un’ispirazione importante: da Elliott Smith a Peter Buck dei R.E.M., per non parlare dell'inserimento dei suoi brani in alcune colonne sonore o in spot pubblicitari. La musica era il solo mezzo che aveva per comunicare le sue emozioni e tutti e 3 i suoi album (ognuno, ne sono certo, avrà il suo preferito) sono il mezzo migliore per riscoprirlo nel suo tanto incredibile quanto incompreso (almeno all’epoca) talento di compositore semplice, timido, che voleva semplicemente essere amato.