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Quali sono i motivi che ti fanno gioire di solito? Oppure, per quali ragioni non ti rallegri, o gioisci poco? Quali motivi ti impediscono di rallegrarti?

Forse hai l’impressione di non aver alcun motivo per rallegrarti, per festeggiare, per celebrare.

Tu sei chiamato da Dio, Questo è un motivo di festa.

La tua chiamata è motivo di festa nei cieli!

La parola festa si trova 112 volte nella NRV e 4 volte in Luca 15 “portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa… ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato” (v24 e 32) In Luca 15,10 Gesù dice: “Così, vi dico, v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede.”

E siccome nel cielo si vive la dimensione dell’eternità, possiamo immaginare che la mia e la tua festa in quella dimensione sta ancora continuando.

E fino alla fine, avremo nella nostra (mia e tua) chiamata alla vita nuova, alla grazia, motivo per festeggiare.

Per il profeta Elia fu una grande gioia, direi un sollievo, un motivo per festeggiare quando incontrò Eliseo e lo unse come profeta. 

Infatti, Elia era appena passato per una grande crisi, per una forte depressione (Puoi approfondire in 1Re 19). Una profonda crisi esistenziale, per cui il NT ci ricorda che anche lui era un “uomo sottoposto alle nostre stesse passioni” (Giacomo 5,17).

 

Elia aveva toccato il fondo dello scoraggiamento. Era deluso per i risultati della sua missione. Era inasprito contro la gente, che onorava Dio soltanto con le labbra.

Era ferito nei sentimenti. Aveva creduto di essere l’unico rimasto dalla parte del Signore e della Sua causa, e che tutti gli altri gli fossero contro di lui e cercassero di ucciderlo. “I figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, — dice Elia — hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita” (1 Re 19,14).

Elia partì di là e trovò Eliseo, figlio di Safat, il quale arava con dodici paia di buoi davanti a sé; ed egli stesso guidava il dodicesimo paio. Elia si avvicinò a lui, e gli gettò addosso il suo mantello. 

Eliseo, lasciati i buoi, corse dietro a Elia, e disse: «Ti prego, lascia che io vada a dare un bacio a mio padre e a mia madre, e poi ti seguirò». Elia gli rispose: «Va' e torna; ma pensa a quel che ti ho fatto!» 

Dopo essersi allontanato da Elia, Eliseo tornò a prendere un paio di buoi, e li offrì in sacrificio; con la legna dei gioghi dei buoi fece cuocere la carne e la diede alla gente, che la mangiò. Poi si alzò, seguì Elia, e si mise al suo servizio. (Testo 1Re 19, 19 - 21)