Possiamo essere ingannati dalle persone?
Possono avvenire inganni nel regno di Dio?
Vedi Atti 20, 28 – 31 a
1Timoteo 4, 1 – 5
Il tema di oggi è: Ma Dio può ingannarci?
La volta scorsa abbiamo lasciato Eliseo in un paese di nome Sunem nel nord d’Israele, in casa di una donna ricca, sposata ma senza figli. Suo marito si occupava della terra.
Un giorno, dopo aver conosciuto bene il profeta, la moglie chiede al marito: “Sai, quell’uomo che passa da noi regolarmente è un vero uomo di Dio. Fa del bene dovunque va. Quando passa di qui, lo invito a mangiare e a riposarsi... Se sei d’accordo, facciamo costruire una stanza sul tetto, ci mettiamo un letto, una lampada, un tavolo e una sedia in modo che quando viene possa stare un po’ tranquillo...”
“Va bene” risponde il marito “trovo che sia una buona idea."
Così questa donna, di cui non conosciamo il nome, ma che, dal luogo dove vive è soprannominata “Sunamita”, fa costruire questa stanza molto semplice, la arreda, e quando è pronta questa diventa il rifugio di Eliseo. Là si sarebbe fermato ogni volta che sarebbe passato da Sunem, di solito, accompagnato dal suo servo Gheazi, un uomo che pur vivendo vicino al profeta, non gli somigliava molto.
Dopo aver accettato e dormito nella sua nuova stanza, Eliseo si chiede come può ricambiare. E la chiama.
Ha saputo ricevere, accettare, con umiltà, e poi, non solo per contraccambiare, perché si sentisse in obbligo, o per vantarsi di qualcosa, ha a cuore di darle liberamente qualcosa di cui lei ha veramente bisogno.
La fa chiamare e le chiede se ha bisogno di qualche favore, perché Eliseo ha un buon rapporto coi capi dell’esercito e col re d’Israele.
La donna risponde: “No, grazie, non mi serve niente. Ciò che ho fatto era davvero per te!”.
Allora Eliseo, che non ha accesso soltanto al re, ma a un trono ancora più alto: quello di Dio, vuole davvero farle del bene. Chiede consiglio al servo, che le fa notare l’assenza di figli, il marito vecchio, e quindi la futura solitudine alla quale la signora è destinata una volta morto il marito.
Allora, Eliseo, che conosce la volontà di Dio, la fa chiamare, e le annuncia che entro un anno avrebbe avuto un bambino.
Leggiamo in 2Re capitolo 4 i versetti da 15 a 17.
15 Eliseo gli disse: «Chiamala!» Gheazi la chiamò, e lei si presentò alla porta. 16 Ed Eliseo le disse: «L'anno prossimo, in questo stesso periodo, tu abbraccerai un figlio». Lei rispose: «No, mio signore, tu che sei un uomo di Dio, non ingannare la tua serva!»
17 Questa donna concepì e, l'anno dopo, in quel medesimo periodo partorì un figlio, come Eliseo le aveva detto.
La grazia di Dio dona la vita, è fonte di vita.