Sicuramente sarà capitato anche a te di incontrare qualcuno inaspettatamente, e di accorgerti dopo, che era stato un incontro guidato o “pianificato” dall’Alto.
Qualche giorno fa sono andato in libreria, fuori dai normali orari di apertura, e “casualmente” viene a trovarmi un uomo.
È stato uno di questi momenti buoni e benefici per entrambi.
Quando incontriamo qualcuno e c’è un arricchimento reciproco siamo sorpresi, diamo e riceviamo contemporaneamente. La vita è fatta di incontri inaspettati che possono influenzarci, nel bene e nel male, che possono darci gioia, e che possono aiutarci a crescere.
Queste parole di antica saggezza trovano conferma nel tempo di oggi.
Lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung (1875 – 1961) ha detto: “L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche se c'è una qualche reazione entrambi ne vengono trasformati.”
Il testo di oggi descrive delle dinamiche simili, e ci aiuta a comprendere meglio questa verità. Narra di persone che si incontrano, ne ricevono un beneficio, a volte non subito evidente.
Questi incontri innescano nell’altro un cambiamento che porterà a una crescita, a un miglioramento, alla guarigione, alla vita eterna.
Lettura del testo: 2Re 5, 1 – 7
1 Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era un uomo tenuto in grande stima e onore presso il suo signore, perché per mezzo di lui il SIGNORE aveva reso vittoriosa la Siria; ma quest'uomo, forte e coraggioso, era lebbroso. 2 Alcune bande di Siri, in una delle loro incursioni, avevano portato prigioniera dal paese d'Israele una ragazza che era passata al servizio della moglie di Naaman. 3 La ragazza disse alla sua padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che sta a Samaria! Egli lo libererebbe dalla sua lebbra!» 4 Naaman andò dal suo signore, e gli riferì la cosa, dicendo: «Quella ragazza del paese d'Israele ha detto così e così». 5 Il re di Siria gli disse: «Ebbene, va'; io manderò una lettera al re d'Israele». Egli dunque partì, prese con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro, e dieci cambi di vestiario (doni molto apprezzati in oriente); 6 e portò al re d'Israele la lettera, che diceva: «Quando questa lettera ti sarà giunta, saprai che ti mando Naaman, mio servitore, perché tu lo guarisca dalla sua lebbra». 7 Appena il re d'Israele lesse la lettera, si stracciò le vesti, e disse: «Io sono forse Dio, con il potere di far morire e vivere, ché costui mi chieda di guarire un uomo dalla lebbra? È cosa certa ed evidente che egli cerca pretesti contro di me».
Proverbi 27:17 “Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro.”