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Platone nasce ad Atene nel 427 a.C. e muore sempre ad Atene 80 anni più tardi nel 347aC.

Era un filosofo e seguace di Socrate. 

Con Platone la filosofia viene portata in palestra poiché era un filosofo allenatore. 

Come il suo maestro Socrate faceva il gioco della domanda e risposta e allenava i ragazzi che entravano nella sua palestra sia dal punto di vista fisico che da quello mentale attraverso il dialogo.

Per Platone, la filosofia, è un tentativo di migliorare sé stessi e prendersi cura della propria mente e della propria anima. 

Fra i molti scritti di Platone, soprattutto scritti sul suo maestro Socrate che non aveva lasciato nulla per iscritto, troviamo il Mito della caverna nel quale si racconta di uomini rinchiusi fin da bambini in una caverna, con alle spalle un muro e una luce lontana che proietta ombre sul muro. Non avendo mai visto l’oggetto vero i prigionieri pensano che l’ombra proiettata sia l’oggetto vero. Ad un certo punto un prigioniero si libera e sale lungo la caverna,  per lui il percorso è lungo e doloroso perché i suoi occhi non sono abituati alla luce del sole e gli fanno sempre di più male man mano che arriva all’apertura della caverna.Una volta abituato però il prigioniero può vedere le ombre che erano solo la proiezione degli oggetti portati dai servi quindi decide di tornare nella caverna per avvertire i suoi compagni di prigionia ma loro credendolo pazzo e innervositi da lui lo uccidono.

Questo mito vuole simboleggiare la formazione del filosofo, la caverna rappresenta il nostro mondo dove le persone sono prigioniere e schiave dell’ignoranza. Il filosofo è proprio quel prigioniero che riesce a risalire la caverna e a vedere la realtà e la conoscenza vera e che cerca di condividere con tutti le sue scoperte raggiunte grazie allo studio. 

Per Platone il filosofo è qualcuno che ama il sapere, in generale che ama. Nei suoi scritti si può leggere anche il mito di Eros che ci riporta al concetto di amicizia che per lui era decisamente superiore a quello di amore. Tutt’ora si parla di amore Platonico per simboleggiare un sentimento molto forte privo di parte fisica. Eros si identifica nella filosofia ed è Ricerca poiché figlio di povertà e di ricchezza, è sempre alla ricerca di qualcosa che in parte già possiede esattamente come l’uomo che si approccia alla filosofia per cercare dentro di sé quello che già possiede.

Eros inizialmente si manifesta come amore fisico che poi va oltre arrivando all’amore per l’anima.

Per Platone l’anima è il respiro che rende vivo il corpo, il principio della vita. L’anima per lui è immortale e dopo la morte passa in un’altra persona. Per voi ascoltatori è lo stesso? 

Platone spiega anche che l’anima è divisa in 3 parti come un carro alato.

Una parte è il guidatore, l’auriga, io che guido il carro

Una parte è un cavallo nero che è ciò che desidero moltissimo e che mi tira verso terra e

Una parte è un cavallo bianco che è ciò che mi fa bene e che mi traina verso l’iperuranio dove l’anima  ha visto le cose perfette che sono le nostre idee. Per Platone la realtà in cui viviamo è fatta dalle copie imperfette delle idee che appunto  sono perfette e stazionano nell’iperuranio.

É importante prendere le decisioni sapendo della presenza di queste tre parti che guidano il nostro pensiero e fare la cosa giusta per noi, e voi ascoltatori, quando prendete decisioni, vi fate aiutare dalla biga alata di Platone?

Con questi spunti vi saluto e vi do appuntamento alla prossima puntata nella quale parleremo di Aristotele.