Aurelio Agostino nasce a Tagaste, in Algeria in epoca romana precisamente nel 354 d.C. Suo padre Patricio era pagano e sua madre Monnica era cristiana.La sua opera più conosciuta è Le Confessiones nella quale racconta il proprio percorso spirituale che lo ha portato alla conversione, oltre a parlare della misericordia di Dio e a meditare su esso e sulla propria vita. Il saper riflettere con se stesso era la sua forza più grande e sosteneva che ogni risposta sia dentro l’uomo che si fa la domanda, confidando sempre nella grazia del Signore. Agostino, dopo aver letto Cicerone, ebbe una crisi spirituale e si avvicinò al manichesimo nella quale si afferma che l’uomo deve scegliere tra bene e il male e non esiste un compromesso esattamente all’opposto del taoismo che abbiamo visto nella puntata scorsa.Per anni fu insegnante e poi si allontanò dal manichesimo e poi si trasferì a Roma dove cercò concordanze tra il neoplatonismo e il Cristianesimo. Qualche anno dopo si converti al cristianesimo, prese i voti sacerdotali, e tornò in Africa per diffondere la dottrina. Poco dopo diventò vescovo. Mori nel 430 d.C. (...solo audio..)Ho qualche domanda stimolo su questo argomento…Vi è mai capitato di fare un errore clamoroso? A me sì, più volte…una volta ho messo mia sorella sotto acqua al mare per esempio oppure un’altra volta ho disubbidito alle indicazioni dei miei genitori facendo delle cose un pochino pericolose e potrei andare avanti ancora….Voi potreste rinunciare alla vostra libertà per avere il cambio la possibilità di non sbagliare mai più? Io no, preferisco essere libero di sbagliare…Ma sbagliando si impara? Secondo me sì, potresti sbagliare alcune volte ma dopo un po’ imparerai a non sbagliare più…Voi, quando siete in difficoltà, riuscite ad entrare in voi stessi e riflettere? Io no, se sono sopraffatto dalle emozioni non riesco a fermarmi per riflettere ma scoppio come una bomba… vorrei riuscire a controllare di più le mie reazioni per potermi ascoltare di più. Dedicarsi alle emozioni e ai pensieri che sono dentro di noi significa prendersi cura della propria vita interiore. Dedicarsi alla propria vita interiore significa anche cercare nel proprio silenzio e ascoltare la propria voce quando ci si sente confusi. É importante non scappare davanti alle paure e ai timori perché nel mondo interiore abitano le risposte. Un altro argomento trattato da Agostino è quello del tempo.Per lui il tempo è una dimensione dell’anima, un’ estensione del nostro spirito. Il nostro spirito è attento al presente ma questo passa continuamente anche se l’attenzione dello spirito dura comunque. Ed è proprio nello spirito che resta la memoria del passato e l’attesa del futuro. Addirittura per Agostino il presente non esiste in quanto tale perché si traduce nel passato. Il tempo per Agostino è ciò che la nostra anima riesce ad abbracciare, per abbracciarlo bisogna immaginare contemporaneamente il passato, il presente e il futuro. Provate anche voi ascoltatori ad abbracciare il tempo, dai! Pensate ad una cosa super del vostro passato, a una super del futuro e provate ad unirle nel presente. Così sarete al centro, abbracciando il tempo… che viaggi meravigliosi si possono fare dentro se stessi…Vi lascio a viaggiare dandovi appuntamento alla prossima puntata su San Tommaso che è stato importante anche per il sommo poeta Dante.