Da un lato, il Governo approva in Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sulla proroga delle concessioni balneari, dopo giorni di trattative con la Commissione Europea, prevedendo nuove gare entro l’estate del 2027, con obbligo di indennizzo degli investimenti e del precedente concessionario, assunzione dei precedenti dipendenti dello stabilimento, preferenza per chi ha tenuto lo stabilimento nei cinque anni precedenti.
Dall’altro lato, le nostre Istituzioni vengono messe nuovamente in imbarazzo dal Ministro della Cultura Sangiuliano il quale, anziché riferire al Parlamento, assemblea cardine della nostra democrazia, preferisce utilizzare le telecamere del servizio pubblico per le sue sdolcinate ammissioni, portando la sua figura nell’alveo del dubbio di opportunità politica.