In attesa di giudizio in grado di Appello la vicenda di Roberta Siragusa, arsa viva dal fidanzato Pietro Morreale, secondo le motivazioni della condanna di primo grado da parte della Corte d’Assise che ha accolto le tesi della Procura e delle Parti Civile. Quella sera di gennaio del 2021 l’uomo avrebbe convinto la fidanzata a uscire di casa, trascorrere del tempo da un’amica, per poi andarsene insieme fino al vicino campo sportivo dove sarebbe nata una discussione di fronte al rifiuto della ragazza di avere rapporti sessuali con fidanzato. Secondo le motivazioni di primo grado, la ragazza sarebbe stata colpita al volto e, una volta tramortita e trasportata più lontano, sarebbe stata arsa viva da Morreale che l’avrebbe poi gettata dal dirupo. Di segno contrario la tesi difensiva che, invece, sottolinea la volontà della ragazza di suicidarsi in un posto caro alla coppia e l’intento del fidanzato di aiutarla in questo gesto estremo.