CHI È PROSPERO
Nonostante le capacità acquisite durante la giovinezza, Prospero è costretto all’esilio su un’isola remota assieme a sua figlia Miranda dove usa le sue originali conoscenze e la sua acquisita saggezza per governare l’isola e interpretare gli eventi, ma ciò non basta a stemperare i rancori, i rimpianti e la nostalgia essendo oltremodo ricattato dalle preoccupazioni per la sua progenie. È un uomo amorevole divenuto ossessionato durante la sua lunga solitudine dal sussurro nella mente che gli ricorda il bisogno giustizia per gli eventi drammatici precedenti l’esilio come Saturno nell’Isola dei Beati. In questo lungo periodo di isolamento si è fatto strada fino a prevalere sul resto il sentimento di responsabilità verso sua figlia e questo lo ha reso riflessivo e prudente fino a cedere le armi al perdono che lascia emergere un animo nobile, capace di crescere e trovare la pace.
Queste considerazioni lo portano a rinunciare di mettere in pratica il bisogno che sia fatta giustizia e con accettazione del destino sceglie di perdonare i suoi nemici per tornare a Milano con la figlia, chiudendo il cerchio con saggezza e umanità.