I momenti più difficili e dolorosi, se sai interpretarli, sono invece l’opportunità per accedere a più alti livelli di responsabilità e di potere. Lì, in uno stato di immobilità, è dove devi ‘essere’.
Senza la capacità di cogliere quest’opportunità e vivere momenti di sospensione, passi l’intera esistenza in un continuo stato di identificazione. Degradi, decadi e nel tempo, senza rendertene conto, ti ritrovi in un circolo vizioso, vivendo paradossalmente la stessa vita assurda e immaginaria dei tuoi presunti genitori e progenitori.
Quando sei attanagliato dal dolore, dal dubbio o dalla paura, impara a non toccare il mondo, e neppure a sfiorarlo. Fuori troveresti solo la tua sconfitta, il tuo fallimento. Resta fermo! "Nell’immobilità, segretamente e silenziosamente, la vittoria si rivela".
Ricorda! Il mondo è una tua creazione. Nel suo linguaggio fatto di eventi e circostanze, di relazioni, incontri ed esperienze, ti dirà tutta la verità e nient'altro che la verità su ciò che non hai mai voluto vedere e toccare in te stesso.