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Come ogni inizio settimana, Filippo Poletti ci propone le sue tre parole della settimana:La prima parola della settimana è “lavoro che passione”: «In pensione mai: amo il mio lavoro, mi diverte e mi grafitica», dice Giuseppe Bagnolesi, benzinaio di 80 anni della stazione di rifornimento Eni che, sulla Torino-Milano, si trova all’altezza di Settimo Torinese. «In quasi 60 anni ne ha viste di tutti i colori, persone provenienti da ogni dove. Ho visto i paesaggi, le automobili, le abitudini di viaggio cambiare». E, sicuro, aggiunge: «Non penso smetterò. Alla mattina, alle 5, sono già alla stazione».La seconda parola della settimana “rispetto”: il capo che rispetta e tratta in modo equo fa felici i collaboratori. Per loro, infatti, il luogo di lavoro è eccellente e sono disposti a lavorarci per molto tempo. Lo dicono i lavoratori intervistati dall’European Workforce Study 2025: la “leadership ad alta fiducia”, basata sul rispetto, l’equità e la credibilità, fa salire la soddisfazione dei dipendenti all’89% e la fidelizzazione all’84%. Capo rispettoso, equo e credibile per più soddisfazione!La terza parola della settimana è “tutto è possibile”: «Le donne possono essere libere di lavorare, di essere mamme, di essere studentesse, se vogliono continuare a studiare, e di portare avanti tutto questo senza sentirsi in colpa». Protagonista Alice Boselli, 42 anni, neolaureata in scienze storiche all’università di Verona dopo il percorso compiuto in scienze diplomatiche qualche anno fa. Infine, uno spunto: «Abbasserei le rette degli asili nido o li renderei gratuiti. Si stima che il 75% del lavoro di cura delle persone sia sulle spalle delle donne: bisogna intervenire per cambiare la mentalità, la cultura». Bel messaggio!