Di immobili e “Modello Milano” abbiamo parlato con il nostro ospite Jacopo Tondelli, Direttore di Gli Stati Generali. Ma, che cos’è il modello Milano? Che cosa si intende? Con questa espressione ci si riferisce ad un processo lento in continua transizione ed evoluzione che ha determinato il passaggio dalla vecchia società all’insurrezione delle grandi finanze aristocratiche, del capitalismo e dell’industria sviluppata, senza escludere settore operaio e proletario. Questo modello si può esportare? È ancora in buone condizioni? Attualmente, è certo che stia vivendo un momento di crisi, e questo è dovuto in parte al fatto che il 75% dei residenti a Milano se non più, è milanese da generazioni e quindi anche proprietario di case di vecchia data; alcuni hanno davanti ancora un mutuo ventennale, mentre altri no. Probabilmente, come afferma Tondelli, il vero problema di Milano è che piace soltanto a chi questa casa di proprietà la possiede, oppure dei turisti esteri; e ancora: non è più la città dove per la maggiore si arriva per vivere - spesso pagando affitti inaccessibili - e lavorare. Quindi questo si può ancora definire un modello esempio di successo? Milano è la città emblema per quanto riguarda le dinamiche delle politiche economiche, gestite da pochi uomini e quasi sempre molto amici tra loro.
Per cambiare la realtà - conclude Jacopo Tondelli - il primo passo è conoscerla e comprenderla, anche quando sembra complesso. Il cambio di paradigma inizia da qui.
