Quanto è importante coltivare ogni giorno la gentilezza?
Ne abbiamo parlato con Daniel Lumera, biologo naturalista, scrittore e ricercatore in sociologia dei processi culturali e comunicativi. Lumera è un riferimento a livello internazionale nell’area del benessere, nonché della qualità della vita e della pratica di meditazione.
Il 24 e il 25 Ottobre a Milano si terrà il Festival della Gentilezza e Lumera sarà ospite nella giornata di Sabato 25 Ottobre alle ore 14.00, precisamente in Sala Buzzati con Corriere della Sera.
“La gentilezza è un muscolo e chi lo allena investe sulla propria salute fisica e cognitiva”. E ancora: “La gentilezza è contagiosa e produce il cosiddetto ripple effect - tradotto dall’inglese - l’effetto onda e cioè si propaga non solo dentro di noi, ma anche nelle relazioni interpersonali”.
Lumera ha sottolineato infatti che anche soltanto vedere un persona gentile fa produrre nel nostro corpo gli ormoni del benessere quali ossitocina e serotonina. Ma, come facciamo ad allenare il muscolo della gentilezza? Il nostro ospite ci ha consigliato quattro atti di gentilezza da compiere quotidianamente: il primo è verso noi sessi, il secondo verso chi ci circonda, il terzo verso gli animali e le piante, e il quarto nei confronti della natura, meglio ancora del nostro pianeta terra. Anche avere un quaderno su cui appuntare la sera qualcosa per cui si è grati è un atto di gentilezza ed è scientificamente provato che migliori la qualità del sonno. La gentilezza, la gratitudine, l’ottimismo e il perdono sono per Lumera valori fondamentali da coltivare sempre e da mettere al primo posto, così come il saper lasciare andare e vivere la propria vita con leggerezza. Nel suo libro “Lasciar andare” (2025), Lumera ci dice proprio questo: accettare il cambiamento, liberarsi dai pesi invisibili che ci tormentano ed imparare ad accogliere con serenità il flusso naturale della vita.