Oggi ai microfoni di Goodmorning Milano Pegah Moshir Pour, attivista di origine iraniana per i diritti umani e digitali. Tra i temi affrontati in puntata: cittadinanza digitale, empowerment femminile e il ruolo delle nuove generazioni nel costruire un futuro più incisivo. Oggi ci ha parlato di come la Gen Z stia contribuendo a cambiare la visione distorta dei media grazie alla presenza di "nativi digitali", che ha permesso loro di essere più critici verso le fonti di informazione tradizionali.
Nata a Teheran nel 1990, Pegah si trasferisce con la famiglia in Italia all'età di 9 anni, scappando da un regime totalitario che non lascia spazio alcuno alla libertà, alla cultura e soprattutto ai diritti delle donne. Durante la puntata ha sottolineato come trovi l'Iran sempre più libero di come lo aveva lasciato e ha affermato di essere orgogliosa, fiera di questa rivoluzione che non smetterà mai di combattere.
Abbiamo poi parlato del suo libro "La notte sopra Teheran", un romanzo che nasce dalla sua storia personale e ci trascina così vicino al cuore dell'autrice. L'attivista ricorda il valore dell'unicità del genere umano che sta al di là e al di sopra di differenze etniche e religiose. Pegah sottolinea inoltre che in qualunque comunità la libertà non è effettiva se non è appannaggio di tutti, infatti fino a quando non avremo un mondo paritario, non avremo un mondo di pace.
Cosa possiamo fare noi, da qui, in Italia? Possiamo accendere più fari possibili sulla situazione, possiamo dare voce a chi, come Pegah, lotta ogni giorno per i diritti fondamentali.
Sui social siamo abituati a vedere e postare momenti di felicità, leggerezza e bellezza. Forse però, a volte dovremmo davvero imparare a fermarci, riflettere, uscire dalla nostra bolla e non voltare lo sguardo. Mentre cresce l'interesse attorno alla sua figura, l'uscita del suo nuovo libro si fa sempre più attesa.
