Dalla visione matematica di Pitagora alle infinite possibilità dell'intelligenza artificiale, Renato oggi ci ha guidati in un viaggio affascinante dentro l'algoritmo della musica.Oggi ci siamo collegati con Renato Caruso, chitarrista, compositore e divulgatore scientifico musicale che ci ha raccontato il suo libro: "L'algoritmo della musica-Da Pitagora all’Intelligenza Artificiale”, un libro che unisce scienza e creatività, logica ed emozione.Oggi, grazie alla tecnologia, la musica continua ad evolversi, ma resta sempre un linguaggio umano, fatto di sensibilità e armonia.Renato sottolinea che senza la matematica non saremmo arrivati a questo punto, «ma dentro ogni formula resta un margine di imprevedibilità che è la vera anima dell’arte».Anche se, proprio grazie alla matematica, alla sua struttura, alle sue proporzioni e alle sue leggi invisibili oggi possiamo comprendere, creare e persino generare musica con l'aiuto dell'intelligenza artificiale. Le musiche prodotte dall'intelligenza Artificiale sono spesso molto belle, perfette, sorprendenti, ma allora come distinguiamo ciò che è AI da ciò che non lo è?Renato ci suggerisce una suddivisone: una è la musica di ascolto, quella che arriva dalle cuffie, dai social, dalle piattaforme e l'altra è la musica che si "vive" dal vivo: gesti umani, sudore, esibizioni irripetibili. Lì sta l'arte e l'emozione che nessuna macchina può imitare davvero.Grazie Renato per l'interessante proposta, noi non vediamo l'ora di leggere il tuo libro!