Tra il 2030 e il 2100 la disponibilità media annua di acqua si ridurrà fino al 40% con picchi fino al 90% per l’Italia meridionale. Il ritmo di riduzione è impressionante se pensiamo che nel 2023 è calata del 18% la disponibilità di acqua rispetto alla media annua calcolata nel 1951. la principale criticità è legata al sistema di infrastrutture e tubature antiquato che causa perdite idriche nella rete. Ogni giorno vengono buttati 150 litri di acqua per abitante, pari al fabbisogno di circa 43 milioni di persone. E chi dovrebbe metterci una pezza?