Secondo i dati forniti dalla protezione civile e dai vigili del fuoco, nei primi 8 mesi del 2024 si è registrato un aumento del 30% nel numero degli incendi rispetto allo stesso periodo dello stesso anno. Le regioni più colpite sono al sud, Sicilia, Sardegna e Calabria. Le condizioni climatiche estreme hanno sicuramente creato un terreno fertile per far divampare le fiamme. Così come la mancata manutenzione delle aree boschive. Ma la gran parte dei roghi è di natura dolosa, specie al Mezzogiorno. La criminalità organizzata attacca anche aree naturalistiche e riserve per favorire terreno coltivabile, speculazione edilizia e bracconaggio. È evidente, quindi, che occorre un cambiamento di approccio alla lotta contro gli incendi che includa anche quella contro i clan.