I voti fanno gola.
Quando si tratta di aggiungere dei punti percentuali alla tabellina delle preferenze, i partiti politici non si fanno pregare. E’ quindi normale che anche un tema dipinto come controverso dalla stampa generalista possa diventare oggetto delle mire di politici alla ricerca di consensi.
E’ ciò che si sta iniziando a intravedere anche con Bitcoin. Parlamentari e candidati alle elezioni che flirtano con i concetti di separazione tra Stato e moneta, di scarsità, di privacy e di libertà individuale stanno spuntando un po’ ovunque e si stanno costruendo un’immagine Bitcoin-friendly nelle cerchie della comunità.