Il testo presenta le opinioni di Giuliano Di Bernardo, ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia (GOI), sulla massoneria italiana, concentrandosi sulla sua natura ideale e sui problemi attuali. Di Bernardo critica l'attuale dirigenza del GOI per il negazionismo riguardo alla Loggia P2, a Licio Gelli e alle infiltrazioni di organizzazioni criminali come mafia e 'ndrangheta, documentando con esempi specifici casi di massoni coinvolti in attività illecite e la mancata applicazione delle regole interne. Sottolinea la differenza con altre massonerie estere più trasparenti e discute come la legge Spadolini-Anselmi, sciogliendo la P2, abbia lasciato spazio a "logge coperte" dedite agli affari, tradendo i principi etici della massoneria stessa.