Grazie alla meditazione di oggi, lasceremo la Terra del Piacere, che abbiamo esplorato nelle scorse settimane, per entrare nella Terra del Bardo, il regno del transito e del passaggio.
Cos'è il Bardo? Nel suo significato tradizionale, rappresenta il transito dalla vita alla morte e dalla morte alla successiva rinascita. Ma in una comprensione più profonda, il transito è qualcosa che permea ogni istante della nostra esistenza.
Viviamo un bardo anche fra un battito cardiaco e l’altro, tra un respiro e il successivo. Nella pratica dello yoga sciamanico e dello yoga giapponese, quando seguiamo il sentiero di Mushindo (la via della non mente) e pratichiamo kumbhaka (la ritenzione del respiro), scopriamo che in quello stato non possiamo pensare, siamo in puro transito.
Lo stesso accade negli stati ipnagogici e ipnopompici, quando passiamo dalla veglia al sonno e viceversa. Il bardo è quindi intrecciato all'essenza stessa dell'esistenza.
La verità profonda che voglio condividere con te è che siamo sempre simultaneamente viventi e morenti. Dal primo istante in cui iniziamo a vivere, iniziamo anche a morire. Vita e morte non sono momenti separati ma aspetti complementari della nostra esperienza.
È proprio nei momenti di transito, nel bardo, che abbiamo l'opportunità di bruciare karma, di trasformare profondamente la nostra esperienza. Per questo è fondamentale imparare a fare il transito in modo consapevole e senza paura.
I maestri tantrici chiamano "vira" (eroi) i loro discepoli che hanno compreso questa verità: considerare la morte come un'alleata preziosa mantenendo forte l'istinto di sopravvivenza. È questo equilibrio apparentemente paradossale che rende possibile l'amore autentico e il sacrum facere.
Durante la meditazione di oggi ti invito a pensare te stessa/o al centro di fenomeni naturali intensi, come una tempesta, un maremoto, un incendio, un vento impetuoso – rimanendo perfettamente calma/o e centrata/o.
Durante il passaggio dalla vita alla morte, il morente sperimenta sensazioni simili a causa del disgregarsi degli elementi che tornano alle loro origini. Imparare a rimanere calmi in mezzo a questo caos è il segreto della non paura e dell'amore autentico.
Ti invito a fare questa meditazione anche solo per un minuto al giorno, seguita dalla pratica del Satipatthana, il cammino della piena attenzione cosciente, per tutto l'arco della giornata. Esercitati anche prima di addormentarti, per preparare la tua mente al piccolo bardo del sonno.