La sfida del grano, la Francia al voto e le altre notizie indispensabili per questa settimana
E se l’oro dei comuni mortali diventasse quello mietuto nei campi? Il blocco delle esportazioni e la crescita dei prezzi del frumento, diventata esponenziale con lo scoppio dell’offensiva russa in Ucraina, rischiano di innescare in Africa una penuria prolungata di cereali. E una crisi alimentare di una gravità inaudita.
La chiamavano la Locomotiva d’Europa, invece era un calesse. La Germania pare impreparata a pagare lo scotto della sua dipendenza dalle materie prime russe. A fare le spese, i consumatori, chiamati a sopportare pesanti rincari nel carrello.
Domenica, la Francia va al voto. Ma l’incantesimo dell’incontro “fra un uomo e il suo popolo”, sognato dal padre della Quinta Repubblica - il Generale Charles De Gaulle, pare essersi spezzato. Colpa di Macron? Anche, ma soprattutto della scarsa credibilità dei suoi avversari. Sui presunti gollisti moderni, un bel tacer non fu mai scritto. La sinistra idolatrava Chavez, mentre la destra estrema lieta cadeva fra le braccia di Putin e Orbàn.
A proposito di Orbàn, ho qualcosa da dirvi. E due letture da consigliarvi. Buon ascolto!
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