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Con il 2008, Google concluderà l'esperimento Lively, la comunità virtuale aperta lo scorso 9 luglio come possibile rivale di Second Life.
La piattaforma, basata su un plugin funzionante per la verità solo con Windows, era stata accolta con molto favore, stante la complessità e pesantezza di Second Life. Secondo Stan Schroeder, blogger di Mashable, la chiusura di Lively è l'ultima tappa di un percorso di insuccessi del Gigante Google.

"Una volta Google era invincibile e incapace di fare errori... E' vero che rappresentava uno dei progetti al 20% di Google, cioè che era stato creato da uno dei suoi ingegneri nel tempo libero, ma comunque erano stati investiti tempo e denaro ed è finito male, con praticamente nessuno che lo usava", aggiunge il blogger.

"Fare concorrenza a Second Life non è ovviamente qualcosa che può essere fatto casualmente. Se si aggiuge al mix Orkut - il social newtork di Google che sta certamente facendo bene, ma non ha nemmeno introdotto qualcosa di rivoluzionario di recente - diventa abbastanza ovvio che Google non è brava a costruire comunità. Una ragione in più per scommettere sul fatto che Facebook possa diventare più grande di Google".

Mike Masnick, presidente e CEO della società di ricerca Techdirt, aveva invece criticato fin dall'inizio la strategia di Google su Lively. "Non sembrava offrire nulla di diverso o avvincente. Google ha ammazzato Lively ammettendo che l'esperimento è stato un fallimento". A detta di Masnick, Google può vincere se "cambia la partita, come ha fatto con cose come Google Maps (la prima soluzione di mapping realmente AJAX) e Gmail (enorme storage e interfaccia AJAX)... Il successo di Google è sempre stato nel ri-immaginare prodotti che sembravano maturi, e dare una forma completamente nuova al pensiero che si ha su tali prodotti. E' stato vero con le mappe (dominate per anni da MapQuest e Yahoo Maps) e e-mail... e così anche per la ricerca". "Google non ha dato a nessuno una vera ragione per usare Lively... non dovrebbe quindi sorprendere che sia morto".

Secondo il ritaglio dal blog di Google sopra riportato, la società dichiara di "aver sempre supportato questo tipo di sperimentazioni poiché pensiamo sia il modo migliore per creare prodotti che fanno la differenza per la vita delle persone. Ma abbiamo sempre accettato che quando si prendono questi tipi di rischi non tutte le scommesse hanno poi un ritorno. E' stata una decisione difficile, ma vogliamo assicurarci di dare delle piorità con le nostre risorse e concentrarci di più sul nostro core business: di ricerca, pubblicità e applicazioni". Torniamo, insomma, alle cose che contano, quelle serie, sembrano dire.

Google Lively, sei passato come un meteorite nella notte di San Lorenzo, e a noi utenti della Mela, non è stato concesso neanche localizzarti nella galassia virtuale. Addio.
*********NELL'IMMAGINE: fotomontaggio dal blog di Google con il cartello di protesta realizzato dagli utenti di Lively, che hanno investito tempo ed emozioni nella piattaforma.

*****Un video girato su Google Lively, per ricordarlo nel momento della sua espansione, l'estate passata.