Sotto gli infiniti portici e tra gli angoli delle piazze si cela una Bologna insolita e curiosa, fatta di luoghi misteriosi dalle leggende più disparate.
Ecco un itinerario tra i luoghi misteriosi e magici di Bologna:
• La fontana di Nettuno in Piazza Maggiore e la sua illusione ottica
• La statua di Papa Gregorio XIII a Palazzo d’Accursio. Durante l’età Napoleonica quando il generale francese conquistava le città era usanza saccheggiarle fondendo le statue dei papi per costruirne altre con la sua figura. Ecco così che per salvare la statua sulla sua lapide venne inciso il nome di San Petronio, patrono della città.
• Il Voltone di Palazzo del Podestà. Se ti metti rivolto verso un angolo e sussurri al muro, chi sta nell’angolo opposto sentirà benissimo quello che hai detto. Una sorta di telefono senza fili. Questo particolare fenomeno acustico fu creato per consentire la confessione agli infettati di peste e lebbra in tutta sicurezza.
• Il Portico di San Luca. E’ il portico più lungo al mondo con i suoi 3796 metri, 666 arcate e 489 scalinate. Si narra che il colonnato rappresenti il diavolo con sembianze di un serpente, la cui testa è schiacciata dalla Madonna, simboleggiata dal santuario. Infatti il numero 666 dei suoi archi è il numero del diavolo.
• Voltone di Palazzo Manzoli Malvasia. All’ingresso del ghetto ebraico di Bologna. Sotto il balconcino è raffigurata una maschera in pietra con la bocca aperta. Si sostiene che in passato il mascherone veniva usato dalla famiglia di palazzo come fontana di vino per dissetare il popolo che si presentava sotto.
• Corte Isolani, passaggio coperto che unisce Strada Maggiore e via Santo Stefano. Sul soffitto trovi conficcate 3 frecce. La leggenda narra di briganti che mentre stavano lanciando le frecce contro un signorotto furono distratti da una donna senza veli affacciata alla finestra. Avete capito il motivo per cui le frecce finirono sul soffitto?
• Sotto i portici di Via Piella c’è una piccola finestrella rossa che si affaccia sul Canale delle Moline con un gruppo di case a fare da argine, la piccola Venezia bolognese.
• Basilica di Santo Stefano, conosciuta anche come complesso delle “Sette Chiese”. Sulla facciata della chiesa del Santo Sepolcro c’è una pietra nera. In passato era talmente lucida da potersi specchiare, ma poi un eremita fece un incantesimo malefico trasformandola in “pietra dei peccati”. Da quel giorno la pietra divenne opaca e nessuno più riuscì a specchiarsi.
• Proprio davanti a Palazzo Re Enzo trovi l’antico lampione liberty delle nascite. La leggenda narra che si illumini solo ad ogni nascita di un nuovo neonato.