Siamo vicini ad uno dei fiumi più importanti del Nord Italia: il Ticino, affluente di sinistra del Po, a lungo la frontiera tra il lombardo-veneto austriaco e il regno di Sardegna della dinastia dei Savoia. Eppure il Ticino è celebre anche per una battaglia, la prima delle tre T che generazioni di studenti hanno dovuto imparare a memoria: Ticino, Trebbia e Trasimeno.
Annibale è il più celebre dei nemici di Roma: figlio di Amilcare Barca, il principale nemico dei Romani durante la I guerra punica, si dice che giurò con il padre di non aver mai pace prima della sconfitta dei Romani. Nel 219 a.C., con l’assedio della città di Sagunto, iniziò la seconda guerra punica, che fu un po’ la seconda guerra mondiale dell’antichità. Annibale, nel 218, ideò l’audace piano che lo portò in Italia: lasciata l’Iberia, attraversò i Pirenei e il Rodano – combattendo ovunque contro i Galli. Ma la sua sfida maggiore fu quella di attraversare le Alpi: nessun grande esercito organizzato aveva mai tentato di farlo. La traversata fu brutale per i Cartaginesi: migliaia perirono e in più occasioni i Cartaginesi dovettero aprirsi la strada contro nemici in carne ed ossa, ostacoli naturali come una grande frana che aveva bloccato la via. Dopo inenarrabili fatiche, i Cartaginesi giunsero in Italia nell’ottobre del 218.
Subito dopo, Annibale sottomise la tribù celtica dei Taurini, che aveva provato a resistergli. La loro capitale – vicino alla moderna Torino – fu distrutta. La maggior parte delle tribù celtiche e liguri dell’Italia settentrionale si unirono allora ai Cartaginesi.
Roma fu presa completamente alla sprovvista: si era aspettata una guerra nei dintorni della Sicilia, come durante la I guerra punica, e non un attacco attraverso le Alpi. Il console Publio Cornelio Scipione – non QUEL Scipione, ma il padre – marciò con i suoi uomini alla volta di Piacenza, una colonia romana che era stata fondata proprio quell’anno. Di qui, attraversò il Po e poi il Ticino, con l’obiettivo di trovare l’esercito nemico, Scipione guidò un folto gruppo di cavalieri e fanti in avanscoperta, forte di circa 10 mila uomini. Lo stesso aveva fatto però Annibale, con la differenza che la sua cavalleria – meno numerosa - era decisamente superiore a quella romana. Quando intercettarono i Romani, i Cartaginesi caricarono: Scipione fu ferito e le sue forze, sconfitte, furono costrette a ritirarsi oltre il po’, abbandonando la Gallia transpadana in mano cartaginese. Scipione attese rinforzi da Roma ma, in una rara battaglia invernale, fu pesantemente sconfitto da Annibale nei pressi del fiume Trebbia.
Non sappiamo esattamente dove si svolse la battaglia del Ticino, ma il luogo più probabile è proprio dove passa l’autostrada: ovvero la valle del Ticino nei pressi di Pavia. Puoi visitare le belle sponde del fiume, o magari andare verso Pavia e il suo bel ponte sul Ticino che – seppur ricostruito – è vicino al principale passaggio meridionale di questo grande fiume, forse il guado utilizzato da Scipione per passare il fiume alla ricerca di Annibale, e per ritirarsi in tutta fretta dopo la sconfitta.
Autore e voce di Marco Cappelli, podcaster e scrittore di storia