In "Mario e il mago" (pubblicato nel 1930) Thomas Mann fa “un apologo politico che dice moltissimo non solo in merito alla psicologia del dittatore, la sua capacità di incantare le persone” ma soprattutto racconta della “nostra disponibilità a rimanere incantati dal fascino del Mago Cipolla di turno, dell'imbonitore della politica”. Una lezione profondamente attuale, spiega il critico letterario e storico Alberto Cavaglion nella nuova puntata della rubrica audio “pagine di letteratura”. Soffermandosi sul breve testo di Mann, Cavaglion spiega il segno lasciato da quelle pagine nella cultura antifascista italiana, ricordando il ruolo di chi ebbe il merito di tradurre in italiano l'opera del celebre scrittore tedesco, la germanista Lavinia Mazzucchetti.