Tra le pagine del Fisiologo, compendio anonimo scritto in Alessandria d'Egitto tra il II e il V secolo dopo Cristo, sono tratteggiate le caratteristiche, fisiche e magiche, di animali reali e immaginari. Tale singolare elenco di curiosità, redatto in una realtà pagana, venne poi sfruttato dalla dottrina cristiana in chiave allegorica, col fine di insegnare dogmi e precetti religiosi.
Il drago, ad esempio, "il più grande tra i serpenti", viene paragonato al più bello tra gli angeli di Dio, Lucifero, portatore di luce, "che tra tutti i rettili è quello dalle dimensioni maggiori". Inoltre, entrambi possiedono la capacità di volare, fanno uso di una coda, viscida e lunga, con la quale catturano ingenui e sprovveduti, e contaminano la società cristiana con la loro presenza.
Sarebbe però riduttivo parlare del drago solo in questi termini. Ben prima dell'avvento del Cristianesimo, il drago è stato protagonista di numerosi racconti, sorti in Oriente e in Occidente, in cui ha dato prova di possedere dei tratti inediti e…