Nel fairylore, la branca del folclore che ha per oggetto di studio le fate, queste sono definite come delle creature soprannaturali, a metà strada tra gli uomini e gli angeli.
Proposta dagli studiosi del diciassettesimo secolo, questa descrizione – una delle tante – non ci permette però di cogliere l'estrema eterogeneità che contraddistingue il popolo fatato: non solo i suoi componenti si differenziano tra loro per statura e peso, poteri e abilità, durata della vita e qualità morali, ma anche per abitudini.
Le fate, ad esempio, seguono un preciso regime alimentare, che varia a seconda delle occasioni, e utilizzano molteplici mezzi di trasporto per raggiungere una meta, spesso in compagnia di folletti e di streghe. Tuttavia, quando si ritrovano in una cantina a degustare del buon vino, capita talvolta che divengano vittime dell'ebbrezza e allora…