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Description

In principio fu Podarge, amante di Zefiro, personificazione del vento che spira da occidente.

Poi fu la volta di Aello e di Ocipète, dalle belle chiome e dalle ali veloci, in grado di seguire il soffio dei venti e gli uccelli in volo.

A queste si aggiunse ben presto l'oscura Celeno, l'indovina dei mali, che con le sue orrifiche sorelle abitava le rocciose Strofadi, isole del mar Ionio. È lei che profetizza al pio Enea, figlio della dea Venere e del mortale Anchise, il destino funesto che attende i Troiani in fuga: «Ebbene, accogliete e scolpitevi in cuore questi miei detti» li mette in guardia l'Arpia dall'alto di una rupe, «che a Febo il padre onnipotente, a me Febo Apollo predisse, io a voi manifesto…»