Il Gran Khan attendeva con trepidazione sul suo trono, le voci di un gruppo di mercanti che ancora gli ronzavano per la testa. Era da mesi che aveva sentito parlare delle leggendarie piume del roc, un gigantesco uccello che dimorava in un'esotica isola chiamata Madagascar.
Il sovrano dei mongoli accavallò le gambe e si lisciò la lunga barba con le mani sudate. Tutt'a un tratto udì un calpestio che lo fece sobbalzare, subito dopo un vociare concitato e un colpo alla porta. Nella sala entrarono a passo svelto quattro messaggeri, trasportavano un oggetto avvolto in un enorme panno bianco.
«L'avete trovata?» chiese il sovrano con voce tremula, poi si avvicinò a loro in uno scatto.
Un messaggero fece un inchino, assentì con la testa e scoprì quanto il panno custodiva.
Il Gran Khan inarcò le labbra in un sorriso di soddisfazione; non appena però posò lo sguardo sulla piuma, strabuzzò gli occhi e indietreggiò. «Ma questa… questa è…»