A Mosca è buio: nel cielo però si vede un oggetto volante che riesce a raggiungere la cima del Palazzo del presidente Vladimir Putin: sfiora quasi la bandiera russa che sventola. È un’immagine senza precedenti, un’azione simbolica pensata per mandare un messaggio, non certo un vero tentativo di assassinio del presidente russo che al Cremlino non mette piede quasi mai. Gli ucraini hanno sviluppato un programma di droni potenti e autoctoni sotto la guida del ministro-prodigio Mychailo Fedorov. Un programma su cui Kyiv punta per colpire in profondità nel territorio russo visto che sa benissimo che le operazioni oltre confine non può metterle in campo con armi europee o americane – si rischierebbe un’escalation, un allargamento della guerra. I droni autoctoni sono già stati usati per operazioni in Russia: non è possibile avere certezze sui fatti di questa notte, ma la risposta di Kyiv secondo cui l’Ucraina non avrebbe interesse a colpire fuori dai propri confini è smentita da una serie di eventi recenti.
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