Tutti i cittadini rimasti a Kyiv sono venuti nell’ospedale pediatrico di Okhmadyt a donare il sangue che serve per i bambini che sono ricoverati qui. Quasi tutti i pazienti sono stati trasferiti nel bunker sotterraneo, ma ai piani alti restano quelli che sono attaccati alle macchine: bisogna scegliere se sia più rischioso trasferirli di sotto o lasciarli laddove possono essere colpiti dal bombardamento dei russi. Qui gli infermieri lavorano senza sosta e si salutano dicendo "Slava Ukraini!”, “Gloria all’Ucraina!”: nessuno, nemmeno loro, ha intenzione di arrendersi.
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