"Siamo la sola nazione industriale dove la legge consente a un gran numero di abitanti di possedere fucili e pistole", diceva un grande storico americano del secolo scorso. E provava a spiegare ragioni e conseguenze di questa singolarità cercando ovunque, dalla tradizione politica alle figure dello spettacolo. Forse a cinquanta anni di distanza le sue pagine sono utili a capire qualcosa della cultura profonda di un popolo che ha scelto due volte Trump.
La Repubblica dei fucili di Richard Hofstadter, Luiss University Press
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