Le narrazioni che ci raccontano un futuro oscuro, angoscioso, negativo ci aiutano a capire (e magari reagire) o ci lasciano solo più disperati? Sarebbe una domanda oziosa se non fossimo entrati, grazie a Trump, in una specie di incipiente distopia. Allora, per esempio, un racconto cinese in cui la Rete futura appare un grande Tribunale di Mandanti, Cacciatori e Giustizieri non sembra immaginare un futuro così lontano. E i suoi esiti ci mettono in guardia nel nostro presente.
Il Tao delle macchine a cura di Chen Qiufan, Luiss University Press
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