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Perché parlare di emozioni in un podcast dedicato alla ricerca del lavoro?•- Parlando di leadership e del lavoro con gli altri abbiamo parlato di emozioni e di risonanza, un buon leader dovrebbe essere in grado di suscitare emozioni positive sul luogo di lavoro. •- Abbiamo parlato del fatto che non è sempre cosí semplice parlare di emozioni: riconoscere le emozioni, dargli un nome, starci con quell´emozione e, poi, poter decidere come gestire le emozione. Perché? Perché alla base della consapevolezza di sé, della resilienza, della leadership, del self management etc, c´è l´Empatia.•"Empatia è la capacitá di leggere e comprendere le emozioni altrui e questo ci aiuta a costruire con più facilità relazioni intime e sicure con gli altri consentendoci inoltre di offrire e ricevere supporto sociale. Ma se noi non siamo in grado di sentire per primi le emozioni come possiamo riconoscerle negli altri?•- perché quando so fare tutto questo, riesco ad essere assertivo. Anziché tirare pugni,  chiudermi in bagno a piangiare, che poi magari lo faremo anche, ma prima abbiamo potuto dire la nostra in maniera efficace: con il capo, il collega, il cliente etc. •- Perché al colloquio di lavoro, ci faranno un sacco di domande: saremo capaci di controllare le nostre paure e ansie? Riusciamo a vedere e a leggere quello che sta succedendo all´altro mentre parliamo o siamo persi nel nostro mondo e l´altro manco lo consideriamo e lo annoiamo a morte? O rischiamo di essere poco convincenti?•Le emozioni siano delle risposte psicofisiologiche attraverso cui l’organismo risponde a ciò che accade attorno a lui, soprattutto se si tratta di cambiamenti ed eventi soggettivamente significativi. Si tratta quindi di aspetti importanti della vita dell’uomo che hanno a che fare con l’istinto di sopravvivenza e che, come tante altre funzioni, sono regolate dal Sistema Nervoso.•L’emozione è un intenso stato mentale, positivo o negativo che sia, che nasce in modo automatico nel sistema nervoso. il sistema limbico ha perfezionato, nel corso della sua evoluzione due strumenti potenti: l'apprendimento e la memoria. La mente emozionale reagisce al presente come se fosse il passato. •L´amigdala funziona con il metodo di confronto associativo: quando la situazione presente e quella passata hanno un elemento chiave simile, l'amigdala lo identifica come un'“associazione”. Cioè agisce prima di avere una piena conferma. Ci comanda precipitosamente di reagire a una situazione presente secondo modalità fissate moltissimo tempo fa, con pensieri, emozioni e reazioni apprese in risposta ad eventi forse solo vagamente analoghi – e tuttavia abbastanza simili da mettere in allarme l'amigdala•Tutte le emozioni sono impulsi ad agire, piani di azione dei quali ci ha dotato l’evoluzione per gestire in tempo reale le emergenze della vita. (Goleman 1997)•Alexander Lowen, papá della bioenergetica, su cui approfondiremo in una puntata a parte, ci dice che le emozioni vanno sentite, e partono dal corpo. Meno contatto abbiamo con il nostro corpo, meno ne abbiamo con le nostre emozioni. Non le sentiamo emergere, semplicemente. Ci travolgono, magari ma non sappiamo distinguerle. E, ci dice Galimberti, rischiamo di farci guidare dagli impulsi, che sono primordiali, ci facciamo guidare dalla pancia, ma non la pancia come sentire profondo ma dall´impulso. •https://www.in-psychology.it/il-cervello-emotivo-la-sede-delle-emozioni/•https://www.stateofmind.it/2018/07/freezing-paura-emergenza/•https://www.youtube.com/watch?v=TCSxOem2eOY•https://www.youtube.com/watch?v=ZmXnU3bANAA•https://www.youtube.com/watch?v=LRMiqrRWJ9w•https://www.ted.com/talks/tiffany_watt_smith_the_history_of_human_emotions?language=it  •Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva, Bur, •Alexander Lowen, Amore Sesso e cuore, Casa Editrice Astrolabio•Anna Llenas, Labirinto dell'anima, Gribaudo