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Oggi partiamo dall´Autostima. Componente fondamentale della Resilienza, del nostro essere, essa è una competenza. Come tutte le competenze si impara. Se, quando eravamo piccini, le circostanze e gli adulti che erano con noi non ci hanno aiutato a costruirne una solida, Ecco che possiamo rifarci e imparare ad avere una buona stima di noi stessi. •Oggi vedremo di cosa si tratta, della nostra consapevolezza su di essa, ovvero abbiamo una buona autostima? Perché pensiamo di sí, lo diamo per scontato poi, invece, a ben pensare il valore che ci attribuiamo è un po´bassino. E vedremo come possiamo esercitarci per aumentare la nostra autostima. •Innanzitutto é  una competenza relazionale che consente di riconoscere le proprie emozioni e i propri bisogni e di comunicarli agli altri nel rispetto reciproco. (Giusti e Testi, 2010)•Autostima: ecco alcuni concetti ad essa collegati Valore Stima Rispetto Fiducia Sicurezza Orgoglio Amore Conoscenza Accettazione Affermazione Consapevolezza Positività•E Voi? Cosa aggiungereste a questa lista? Quando pensate alla parola autostima o immagine positiva di voi stessi, quali altri parole vi vengono in mente? •L´autostima, ci dicono Testi e Giusti, è uno schema comportamentale e cognitivo appreso, multidimensionale e riferito a diversi contesti che si basa sulla valutazione espressa da un individuo delle esperienze e dei comportamenti passati, influenza i suoi comportamenti attuali e predice quelli futuri ( a meno che non iniziamo a d interrompere questa catena, questo modo di vederci). Einstain, lo avevo pubblicato poco tempo fa, diceva con possiamo risolvere i problemi con la stessa attitudine mentale che li ha creati, vale lo stesso rispetto a noi stessi. Se continuiamo a vederci in un certo modo, non riusciremo a cambiare comportamento e otterremo sempre gli stessi risultati. Una buona stima di sé si basa su tre aspetti: l´amore di sé, la visione di Sé e la fiducia in noi stessi•W. James,  Quando due persone si incontrano ci sono in realtà sei presone presenti: c'è ogni uomo come egli si vede, ogni uomo come l'altro lo vede, e ogni uomo come egli è in realtà.•Ecco un esercizio, difficile, da provare a fare: iniziamo dal primo punto•Come ci vediamo? Riusciamo ad essere obiettivi? Certo dipende anche dai periodi: ci sono giorni che guardarci allo specchio è doloroso, altri in cui siamo troppo cool! (certo, ma quando mai?!) MA non è solo l´aspetto fisico. •Proviamo ad esplorare i vari aspetti della nostra vita: la nostra fisicitá, le nostre relazioni, ció che ci caratterizza, ció che facciamo durante al giornata e come lo facciamo, quali abilitá mettiamo in campo. •Secondo step. Come ci vedono gli altri? Tenuto conto che l´opinione degli altri non dovrebbe influenzarci tanto da paralizzarci nel fare o essere noi stessi, cerchiamo un amico, una persona la cui opinione per noi ha un peso e di cui ci fidiamo, cioè non andiamo da un parente o un amico che sappiamo essere giudicante e ipercritico per farci ammazzare definitivamente l´autostima! Cerchiamo una persona positiva. Chiediamogli di darci una suo opinione sui nostri pregi e difetti, cosa gli piace di noi e su cosa dovremmo, secondo lui, lavorare. Terzo step: poiché «come siamo in realtá» è piuttosto complicato quando la nostra autostima vacilla, proviamo a pensare, di tutte le caratteristiche e qualitá che avete elencato di noi stessi, quali vorremmo che gli altri vedessero di noi. Cioè l´immagine che vorremmo trasmettere agli altri, partendo dalla valutazione che abbiamo fatto di noi stessiEdoardo Giusti . Alberta Testi, L´autostima, Vincere quasi sempre con le tre A. Sovera Editore, 2013.https://lamenteemeravigliosa.it/curare-la-propria-autostima/https://www.youtube.com/watch?v=s3e6Pnstx-wNathaniel Branden, I sei pilastri dell´autostima, TeaLibri, 2018