Nei '90 poche band potevano giocarsela col dominio angloamericano. I Deus di certo. I Motorpsycho senza dubbio.
Tra il 1993 e 1994, con indiscussi capolavori come Demon Box e il colosso Timothy's Monster (il White Album del tempo, se ce n'è stato uno), i norvegesi mettevano a segno la loro idea di rock che prendeva tanto dai Black Sabbath quanto dai Dinosaur Jr, piuttosto che Pink Floyd e Sonic Youth. Ma c'era anche il Country (la colonna sonora immaginaria di The Tussler) e l'eleganza pop se non jazz (Let Them Eat Cake del 2000). Geniali e imprevedibili. Unici.
Un fiume in piena ancora oggi in circolazione e che non smette di regalare grande musica.
Da diversi anni di stanza alla rune grammofon, l'etichetta ha da poco pubblicato Salad Days, 2 box in vinile con diverso materiale ai tempi uscito solo in CD. L'arco temporale va dall'esordio Lobotomizer allo stesso Demon Box, Ep inclusi.
Un'epifania.
❤️
Li ascolteremo in Awella Mixtape con una delle loro cover più iconiche (che non è la meravigliosa All Is Loneliness di Moondog).
