Quasi fatto centro
paradiso artificiale
senza più paure
il benchè minimo dolore
e mentre il vento passa
e vi raccoglie come un gregge
questo fiore sembra un cerchio
una palla di cannone
cuore da tartaruga
batte come un calcio in culo
per vivere avanti al tempo e
davanti al tempo non fermarsi mai
che brutta illusione
avere ragione
parlare per ore
convincere un lampione
scusi mi sa dire che ora è
son cent'anni che devo scappare
in centro è tutto spento
lei mi può capire
è vero si è fatto proprio tardi
ha i bambini soli e deve tornare
un ultimo favore
che cosa mi può dare
in cambio di un bottone
lotta greco romana
ricorda le leve
filo sempre teso
per l'orientamento
passa una betoniera
è proprio una gran madre
ci gira tutto dentro
un continuo girare
e oggi proprio come ieri
da bambino fissavo quel cemento
mi piaceva cosi tanto
da volerci restare dentro
scusi è questo suo figlio
l'ho trovato fermo come un palo
con i suoi occhi a caramella
ha commosso tutti quanti
E anche se ora non ho gambe per alzarmi
se il sole viene più a baciarmi
se sono fine più di una vite
La mamma ti riordina le piume