È finito il primo tempo il tempo dell'attesa,
ora è iniziato il secondo quello della resa
quanti sogni a prendere polvere dal cassetto alla soffitta,
quante rinunce e scommesse perse, l'abitudine alla sconfitta
e ogni volta che ti illudi che si sia fermato un po'
il vento non è cambiato c'è sempre qualcosa di vietato che non si può
e dopo tanto attendere in questa gigantesca sala d'aspetto
chiudono le porte mi lasciano col mio futuro incerto.
Non puoi scappare, non puoi mentire, non è una sorpresa
non puoi nasconderti, devi appassire, è il tempo della resa.
In realtà non sapevo neanche che cosa stessi aspettando,
ma ho fatto la fila diligentemente anche se mi stavo stufando,
mi hanno chiuso la porta in faccia e ora devo ricostruire tutto,
l'attesa mi ha stancato e mi sento completamente distrutto,
ora riparto da zero ma c'è meno tempo e nessuno mi sostiene,
nessuno mi somiglia, mi sento solo, altro che star bene
e ogni volta che mi illudevo di poterlo fermare un po'
correva ancora di più e come rallentarlo ancora non lo so.
Non puoi scappare, non puoi mentire, non è una sorpresa
non puoi nasconderti, devi appassire, è il tempo della resa.
A volte perdo pezzi per strada che non ritroverò,
perdo cose importanti e quando finirà tutto come farò
ormai il nastro scorre e non esiste stop o rewind,
tutto mi sfugge tra le mani, mi sento strano, "where is my mind?"
quella moto che avevo dietro mi ha superato e non la prendero più,
non c'è spazio per me, siete già voi in sovrappiù
Non puoi scappare, non puoi mentire, non è una sorpresa
non puoi nasconderti, devi appassire, è il tempo della resa.